Ponticello

Il panorama delle alterazioni genetiche negli ameloblastomi è correlato alle caratteristiche cliniche

L'ameloblastoma è un tumore odontogeno per lo più benigno, ma localmente invasivo, che comporta frequenti recidive e una significativa morbilità. Recentemente, sono state identificate mutazioni mutuamente esclusive in BRAF e SMO che causano l'attivazione costitutiva delle vie di segnalazione MAPK e hedgehog. Per esplorare ulteriormente queste correlazioni genotipo-fenotipo clinicamente rilevanti, abbiamo analizzato in modo esaustivo un'ampia serie di ameloblastomi (98 blocchi di paraffina di 76 pazienti) in relazione alle alterazioni genomiche, alla presentazione clinica e alle caratteristiche istologiche raccolte dagli archivi di tre diversi centri di patologia in Francia, Germania e Turchia. In buon accordo con i dati pubblicati in precedenza, abbiamo osservato mutazioni BRAF quasi esclusivamente nei tumori mandibolari, mutazioni SMO prevalentemente nei tumori mascellari e mutazioni singole in EGFR, KRAS e NRAS. Le mutazioni di KRAS, NRAS, PIK3CA, PTEN, CDKN2A, FGFR e CTNNB1 si sono verificate in concomitanza con mutazioni di BRAF o SMO...

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FRONTIERE

Modulazione immunitaria nella medicina dei trapianti: una rassegna completa delle applicazioni della terapia cellulare e delle direzioni future

Bilanciare la risposta immunitaria dopo l'allotrapianto di organi solidi e compositi vascolarizzati rimane una sfida clinica significativa. Questa rassegna si addentra nel promettente campo delle terapie cellulari, esplorando come cellule come le MSC, le cellule T, le Tregs, le RMC, i macrofagi e le cellule dendritiche possano aiutare a raggiungere la tolleranza immunitaria riducendo al minimo gli effetti collaterali dei tradizionali trattamenti immunosoppressivi. Con un'attenzione particolare ai loro ruoli immunologici, ai potenziali benefici e alle sfide associate, questo articolo fornisce preziose indicazioni su come queste terapie innovative potrebbero trasformare i risultati dei trapianti e plasmare le future strategie di trattamento.

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JPRAS

Dalle nuove misure facciali all'implantologia facciale: una revisione sistematica

Gli impianti facciali sono diventati strumenti essenziali per l'aumento dell'osso cranico a scopo ricostruttivo ed estetico, con i progressi nella progettazione e produzione assistita da computer (CAD-CAM) che consentono una produzione di impianti altamente personalizzata. Tuttavia, la mancanza di misure facciali standardizzate complica la capacità di confrontare efficacemente i risultati tra le varie tecniche. Questa revisione sistematica esplora i punti di forza e i limiti dei diversi metodi di misurazione facciale, concentrandosi sul loro impatto sui risultati estetici e sulle potenziali complicazioni. Attraverso l'analisi di 13 studi provenienti dalle principali banche dati, ci proponiamo di fornire indicazioni sul ruolo di queste misurazioni nel miglioramento delle procedure di impianto facciale.

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MDPI

Affrontare il futuro - L'intelligenza artificiale in chirurgia orale e maxillo-facciale

L'intelligenza artificiale (AI) sta trasformando il campo della chirurgia orale e maxillo-facciale (OMFS) offrendo soluzioni innovative per la pianificazione preoperatoria, il flusso di lavoro intraoperatorio e l'assistenza post-operatoria. Questa rassegna esplora le attuali applicazioni dell'IA in OMFS, dal miglioramento della qualità dell'immagine radiografica alla diagnosi di cisti e tumori e al miglioramento dell'accuratezza chirurgica. Attraverso una revisione approfondita della letteratura esistente, gli autori evidenziano il potenziale dell'IA nel rivoluzionare la pratica clinica, fornendo strategie di trattamento personalizzate, supportando il processo decisionale e affrontando le sfide di lunga data nel campo. Questa sintesi completa delinea anche le future direzioni di ricerca per integrare ulteriormente l'IA nella OMFS per migliorare i risultati dei pazienti.

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FRONTIERE

Equilibrio tra bellezza e scienza: una revisione dei materiali per impianti facciali nella chirurgia cranio-facciale

La ricostruzione e l'aumento del viso svolgono un ruolo cruciale nel risolvere i difetti causati da traumi, tumori, infezioni e carenze scheletriche congenite. I problemi estetici, come la perdita di volume legata all'età e i cambiamenti nella proiezione facciale, spesso richiedono la correzione con impianti. Questa rassegna esamina i vari materiali utilizzati nella chirurgia plastica facciale, comprese le opzioni autologhe, allogeniche e alloplastiche. Mentre i materiali autologhi come l'osso e il grasso hanno dei limiti, i materiali alloplastici come il titanio, il silicone, il polietilene, il PEEK e le bioceramiche offrono alternative promettenti, ognuna con vantaggi e sfide uniche. I progressi come il bioprinting 3D con bioinchiostri a base di idrossiapatite presentano interessanti possibilità per impianti personalizzati. La revisione evidenzia la necessità di ulteriori ricerche e studi su larga scala per determinare i materiali ottimali per l'aumento del viso e i loro risultati a lungo termine.

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JPRAS

Esiti precoci e fattori di rischio per le complicanze dopo la chirurgia implantare alloplastica facciale: uno studio ACS-NSQIP

L'implantologia facciale (FI) è un campo emergente della chirurgia facciale che mira a migliorare l'armonia e l'equilibrio del viso. Nonostante la sua crescente popolarità, mancano studi su larga scala che valutino gli esiti e i rischi associati all'IF. Questo studio utilizza il database ACS-NSQIP (2008-2021) per analizzare i pazienti sottoposti a chirurgia alloplastica FI combinata o isolata nelle regioni malari o mandibolari. Concentrandosi su codici CPT specifici (21125; 21270), la ricerca esplora le distinzioni e gli esiti di queste procedure, offrendo preziose indicazioni sull'efficacia e la sicurezza della chirurgia implantare facciale.